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In un contesto di continua ridefinizione del senso e delle possibilità del fare urbanistica in Italia, questo volume intende esaminare le molte variazioni e i numerosi cambiamenti entro cui prende vita l'azione pubblica che interessa direttamente e indirettamente l'urbanistica, il governo del territorio, la pianificazione urbana territoriale, la trasformazione delle città e dei luoghi del vivere e dell'abitare. I contributi, qui raccolti, di un'ampia comunità di studiosi della Società italiana degli urbanisti (Siu) testimoniano come percorsi di affermazione di una molteplicità di esigenze e domande non sempre facili da soddisfare, per un verso, e un'azione pubblica di carattere istituzionale troppo spesso tardiva e inefficace, per l'altro, abbiano fatto emergere una pluralità di modi entro cui i «diversi pubblici» agiscono trasformando città e territori. In questo quadro, proprio la forma che assume il rapporto tra l'azione pubblica e l'agire degli altri soggetti comporta la necessità di ripensare il ruolo del pubblico e, di conseguenza, le forme e i modi di agire degli urbanisti. L'atteggiamento di indifferenza, apatia e afasia rispetto alle profonde trasformazioni delle istituzioni, della natura dei soggetti privati e del privato sociale potrebbe quindi essere superato smettendo di pensare, utilizzare e insegnare con impostazioni teorico culturali univoche e antinomiche, a fronte delle sfide cangianti e polisemiche che città, territori e abitanti pongono ogni giorno.